Giornata della Memoria… la vita si fa storia

Nel nostro Istituto bambine e bambini sono stati accompagnati a incontrare  una storia di amicizia che ha dato senso a un tempo senza senso: quello delle leggi razziali, della guerra e  della deportazione degli Ebrei.

“Racconti in soffitta dedica anche quest’anno una preziosa lettura alla Giornata della memoria, perché crediamo nella memoria come virtù attiva, intesa non alla rievocazione ma all’azione sulla realtà, perché ciò che è accaduto non accada mai più! Otto, autobiografia di un orsacchiotto, di Tomi Ungerer con le illustrazioni dell’autore.

E’ la storia dell’amicizia tra due bambini, David e Oskar, nella Germania nazista, raccontata dall’orsacchiotto Otto, il loro compagno di giochi. La guerra incombe e pone fine ai loro giochi spensierati, separa i due amici e impone loro sofferenze che non possono comprendere, e noi con loro.

Otto, che è “solo” un orsacchiotto, subisce gli eventi: la separazione da David, deportato con la sua famiglia, i bombardamenti sulla città, la devastazione della guerra, che lo separa anche da Oskar.

Lo ritrova un saldato americano, che finita la guerra lo porta con sé e lo regala a sua figlia.

Ma l’avventura di Otto, non finisce qui.[…]” (tratto da “Racconti in soffitta”)

” L’autore Tomi Ungerer, nato a Strasburgo nel 1931, ha vissuto a lungo negli Stati Uniti, in Canada ed in Irlanda. Pittore, scultore, disegnatore satirico, è stato uno dei più grandi illustratori contemporanei, autore di fiabe insolite e pungenti. Nel 1998 ha vinto l’Hans Christian Andersen Award. E’ morto in Irlanda nel 2019.

“Cosa mi ha spinto a dedicarmi alla letteratura per bambini? Direi di concepire storie che io stesso avrei amato da bambino. Penso che sia fondamentale mostrare ai bambini che non importa quali siano i propri difetti, c’è sempre un modo per sopravvivere e vincere essendo diversi e sfruttando al meglio ciò che si ha.

Voglio mostrare ai bambini che ognuno è diverso ma ugualmente unico.

Un elemento importante è che i bambini nei miei libri sono sempre senza paura. […]” Tomi Ungerer

La traduzione è di Caterina Ottaviani, per l’edizione Mondadori

Di seguito, il link alla storia:  OTTO. AUTOBIOGRAFIA DI UN ORSETTO.

Buona visione!

Grazie maestra Katia e maestra Antonella

Liliana Segre: “Un passo dopo l’altro, perché volevo vivere…”

PAROLA CHIAVE: DIGNITÀ/UGUAGLIANZA

Articolo 3 della Costituzione Italiana. 1° Gennaio 1948: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale  e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso , di razza, di lingua , di religione ; di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

Questo perchè l’Italia, il Popolo Italiano, decise che un Paese civile deve garantire una vita degna a tutti. Prima non era così…

Dopo la proclamazione delle leggi razziali in Italia (1938) Liliana Segre visse nascosta ma “il 30 gennaio 1944 venne deportata con il padre in Germania, partendo dal “Binario 21” della Stazione Centrale di Milano.
Raggiunto il campo di concentramento di Birkenau-Auschwitz, fu internata nella sezione femminile. Non rivedrà mai più il padre, che morirà ad Auschwitz il 27 aprile 1944.  […] Liliana Segre è una dei 25 sopravvissuti dei 776 bambini italiani di età inferiore ai 14 anni che furono deportati nel campo di concentramento di Auschwitz. (da Avvenire. Leggi tutto l’articolo).

foto-valori1 Memoriale della Shoah di Milano. Binario 21

Liliana Segre senatrice a vita.

Il 19 gennaio 2018, anno in cui ricade l’80° anniversario delle leggi razziali fasciste, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in base all’articolo 59 della Costituzione, ha nominato Liliana Segre senatrice a vita per altissimi meriti in ambito sociale. È la quarta donna, dopo Camilla Ravera, Rita Levi-Montalcini ed Elena Cattaneo, a ricoprire la carica (da Wikipedia).

LE PAROLE DI LILIANA DOPO LA NOMINA: COMBATTERE L’INDIFFERENZA

Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo cosiì pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare