Essere a Palazzo Ferro Fini per essere ascoltati, portando riflessioni, proposte, istanze
L’obiettivo: Far crescere nelle Istituzioni la cultura della partecipazione e del coinvolgimento delle ragazze e dei ragazzi alla cosa pubblica, alla vita politica delle città e delle comunità.
Il gruppo di adulti che sostiene questa esperienza ha comunicato quali possono essere i passi necessari per garantire quesi spazi di espressione e di ascolto dei ragazzi e dei giovani:
la formazione degli adulti – consiglieri, assessori e sindaci – anche online. E qui la richiesta alla Regione che si possa farsi promotrice e sostenitrice di questo passo fondamentale.
Dar riconoscimento formale alla Consulta delle ragazzi e dei ragazzi, che, dopo 5 anni di esperienza, sta mettendo a sistema l’organizzazione interna, con ruoli e compiti degli adulti che ne permettono l’esistenza.
Le istanze dei ragazzi hanno bisogno di risposte interlocutorie da parte della Regione, anche prendendosi del tempo, facendole pervenire attraverso i Comuni, coinvolgendo e allargando la possibilità da parte dei più giovani di riconoscimento nel loro diritto all’ascolto.
“Il Consiglio regionale del Veneto ha ospitato quest’oggi a palazzo Ferro Fini la Consulta regionale dei Ragazzi e delle Ragazze promossa dagli Amici del Villaggio in collaborazione con l’Unicef cofinanziata dal programma comunitario Europa Greativa, 74 studenti provenienti da tutte le provincie del veneto hanno presentato il lavoro che hanno svolto quest’anno al presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti, affiancato per l’occasione dall’assessore regionale Manuela Lanzarin, dalle presidenti delle V e VI Commissione consigliare permanente, Sonia Brescacin e Francesca Scatto, dal Garante regionale dei Diritti della Persone, Mario Caramel, al segretario generale dell’assemblea legislativa veneta Roberto Valente, al rappresentante dell’Anci veneto Roberto Bazzarello.
Sotto il coordinamento di Amici del Villaggio i giovani veneti hanno sviluppato un percorso di approfondimento su tre filoni di indagine legati agli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, specificatamente l’obiettivo 3, “Garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età”, l’obiettivo 4, “Garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento continuo per tutti”, l’obiettivo 10, “Ridurre le diseguaglianze”, presentando poi al mondo della politica e dell’amministrazione locale delle proposte su questi temi“. (Fonte: ANSA)
Essere davanti al Consiglio Regionale anche per narrare/condividere esperienze di partecipazione…
Elisa, Sofia e Stefano, i tre sindaci presenti alla Cerimonia a Roma per il 75° della Costituzione, si sono ritrovati a riflettere in un incontro da remoto focalizzandosi su alcuni aspetti fondamentali da condividere in Regione:
IL SENSO DI QUESTE RICORRENZE
“Quali le impressioni del trovarci insieme a tanti sindaci e sindache dei CCRR d’Italia
Come abbiamo usato nelle nostre realtà questa esperienza
Cosa teniamo e cosa vorremmo rilanciare di questo importante Anniversario
IL SENSO DELLA PARTECIPAZIONE E DELLA RAPPRESENTANZA
Dissequestrare e condividere esperienze che rimarrebbero segregate in contesti chiusi, riservati a pochi
Dar gambe alle parole che si spendono in queste occasioni e rilanciarle nei diversi contesti di azione – lo stiamo facendo anche qui
Usare i riflettori che si sono accesi per celebrare per ravvivare il nostro profilo di cittadine e cittadini italiani disegnato dalla Costituzione
Ed ecco il discorso:
Il 19 settembre si è svolta a Roma, presso la Camera dei Deputati, la cerimonia per il 75° anniversario della Carta Costituzionale, alla presenza del Capo dello Stato.
Un’opportunità arrivata a noi da Amici del Villaggio, che ha accolto ed esteso ai CCRR l’invito del Coordinatore del Consiglio dei ragazzi di Catania.
C’ervamo io, Elisa Conti, sindaca del CCRR di Zevio (VR), insieme a Enea Sasso; Sofia Callegaro, sindaca del Consiglio di Santa Giustina in Colle, Stefano Scazzariello, sindaco del CCRR di Eraclea. (ELISA)
Abbiamo ascoltato delle testimonianze: ci ha colpito quella di Bebe Bio, che ha parlato di sogni e istruzione: per lei lo studio è il mezzo con il quale possiamo tirare fuori dal cassetto i nostri sogni, trasformarli in obiettivi e lavorarci per riuscire a realizzarli; ha parlato anche con entusiasmo dell’articolo 33 della Costituzione, che, con la recente modifica, prosegue dicendo che “la Repubblica riconosce il valore educativo dello sport”
È stato citato, come esempio di maestro e di padre dell’istruzione Don Milani, proprio perché cultura e istruzione sono la base per la libertà.(SOFIA)
Questa esperienza ci ha dato modo di pensare sul senso della partecipazione e della rappresentanza: non essere lì per noi stessi, ma sentirsi responsabili di dar gambe alle parole che si spendono in queste occasioni e rilanciarle nelle nostre realtà – lo stiamo facendo anche qui.
Un ultimo pensiero: usare questo Anniversario importante per ravvivare il profilo di cittadine e cittadini italiani disegnato dalla Costituzione, riscoprendo le proprie radici di popolo laborioso (art 1), solidale (art 2) e inclusivo (art 3).(STEFANO)
Grazie per l’attenzione