Incontro Ufficio Comunicazioni

Oggi, sabato 26 novembre 2016, ecco l’Ufficio Comunicazioni aprire i lavori in Biblioteca.
Si lavora con una nuova App: Quik. Si possono realizzare video ad una velocità supersonica!
I passi …

Storyboard: fotografiamo con le 5W:

Who – il Chi: Noi ragazzi/e
When – il quando: pioggia su Eraclea, la data di oggi sul calendario del cellulare.
Where –  il dove: foto sul giardino fuori a Ca’ Manetti, sul cartello della biblioteca che ci ospita, sul biglietto di avviso per i colleghi che ci devono raggiungere, sulla mano che apre la porta d’ingresso ai locali.
Why – il perchè: l’appuntamento sul calendario del cellulare.
What – il che cosa: 1.  l’attività di conoscenza di un nuovo programma per editare video: QUIK; 2. l’aggiornamento del sito con i verbali delle Commissioni; 3. l’evento della Conferenza delle Giunte del 15 dicembre a Ca’ Manetti – ore 16-18 a Eraclea, dove per la prima volta incontreremo il CCRR di San Donà di Piave e avremo il piacere di abbracciare Gaia, la nostra ex facilitatrice.

Tommaso ha già scaricato l’App sul proprio cellulare e ..Ciak, si gira!!!! (in versione di prova)

Alla prossima, ragaz!!!!

 

Ludovica, Dodo, Tommaso

20 Novembre: Giornata dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Il diritto di esprimersi e di essere ascoltati.

La Convenzione dei Diritti del’infanzia e dell’adolescenza. Con il diritto di espressione bambine, bambini, ragazze e ragazzi hanno il diritto e la responsabilità dell’IO POSSO DIRE… dell’IO POSSO NARRARE…

È un riconoscimento che viene da lontano e induce a far memoria della civiltà dell’antica Grecia che, da quanto finora conosciamo, per prima ha valorizzato la parola come manifestazione consapevole del logos (del pensiero), per la quale il popolo può manifestare il suo consenso o il suo dissenso.

La parola, nei dialoghi, era anche il cuore della rappresentazione teatrale. «Così come gli eroi delle tragedie greche, attraverso “l’io posso dire” il soggetto parla ad altri del suo agire, ed altri lo riconosce capace di dire» (Ricoeur, 2005, p. 113).

È proprio dalla maschera che caratterizzava i personaggi –  “prosopon,“voce che risuona” – che deriva il termine “persona”,  colui /colei  che ha voce per dire e per essere ascoltata, che ha voce per affermare i propri diritti: è la manifestazione di quell’ “l’io posso dire” garantito dalla Convenzione dei diritti e dalla Costituzione.

 

La maschera,  fatta di legno e  indossata dagli attori che portavano in scena le questioni politiche o morali su cui si voleva far riflettere il popolo, aveva la funzione di rendere distinguibile agli spettatori i tratti del volto dei personaggi e di far risuonare la voce per facilitare l’ascolto.

Parlare ed essere ascoltati…

  • «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione». (Cost.27-12-1947. Parte prima: art.21).
  • «Gli Stati parti garantiscono al fanciullo capace di discernimento il diritto di esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa, le opinioni del fanciullo essendo debitamente prese in considerazione tenendo conto della sua età e del suo grado di maturità. A tal fine, si darà in particolare al fanciullo la possibilità di essere ascoltato […]» (Convenzione ONU sui Diritti dell’infanzia, 1989, art. 12).

Le parole del nostro Sindaco Cinzia Bozzetto

FESTA UNITA’ D’ITALIA E FORZE ARMATE

04 NOVEMBRE 2016

Buon giorno a tutti e un benvenuto ai rappresentanti delle associazioni dei combattenti, alle autorità militari,religiose e civili, a tutti i cittadini e in particolare ai ragazzi presenti.

4-novembre

Ci troviamo qui oggi per commemorare la data del 4 Novembre giorno in cui, con la batta

glia di Vittorio Veneto, si concluse la prima guerra mondiale e ci fu l’unificazione d’Italia.

Siamo qui per non dimenticare i caduti che si sono sacrificati per il nostro Paese e tutti quelli che hanno combattuto per la nostra Italia.

Per questo oggi, io Sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze, a nome di tutti i bambini e gli adolescenti del territorio, ringrazio le forze armate che ancora oggi sono fondamentali per assicurare la pace, la sicurezza e la democrazia in Italia e nel mondo.

E’ importante la nostra presenza perché queste feste non rimangano solo delle belle commem

orazioni, ma siano momento di riflessione per far nascere nella coscienza di noi giovani il senso della patria e del sacrificio, per mantener vivo il ricordo di chi ha dato la vita per permetterci una vita di Pace.

VIVA LE FORZE ARMATE , VIVA LA REPUBBLICA ,

 VIVA L’ITALIA.

4 novembre: Incontro Commissioni CCRR . Due poesie da condividere a fine lavori

papaveri_rossi (15) Le preghiere dei bambini

Non brucino più interi quartieri.
Non si vedano più bombardieri.
La notte sia per dormire.
Si cancelli la parola punire.
Le madri non debbano piangere.
Nessuno più debba ammazzare.
Che ognuno possa qualcosa creare.
Che di tutti ci si possa fidare.
Che i giovani ottengano tutto questo,
e anche i vecchi … ma presto.

Bertold Brecht

Se vuoi la pace

Se vuoi la pace dichiara guerra alla guerra al tuo egoismo

che vuole tutto per sé  e non ti fa vedere il bisogno del tuo fratello.

Combatti ogni desiderio di dominio

che vuole farti comandare nel gioco, a scuola, a casa,  dappertutto.

 Se vuoi la pace cerca che tutti attorno a te abbiano il necessario,

abbiano la possibilità di parlare: siano liberi.

Come vuoi essere libero tu

di parlare, di lavorare,

di pregare, di amare, di vivere.

 La pace incomincia da te.

 G. Elba