Archivio categoria: Esercizi di democrazia
VERSO LE ELEZIONI
Partecipare attivamente alla Festa della Liberazione
In preparazione a questa importante festa per il nostro Paese, la Giunta del CCRR si è incontrata il giorno 15 aprile, andando a riflettere sui valori che questo giorno ricorda a tutte le italiane e a tutti gli italiani.
Il 25 aprile è infatti la festa della Liberazione. La Giunta si è chiesta…liberazione da che cosa? Perché si fa festa?
“Perché questo è il giorno in cui i soldati nazisti e fascisti si ritirarono da Torino e Milano, anche se la guerra continuò ancora per un po’…” (da Focus Junior)
I membri della Giunta prima hanno condiviso storie toccanti, apprese in famiglia, con protagonisti nonni, bisnonni, prozii che hanno vissuto gli anni terribili della Seconda Guerra Mondiale, storie di chi è sopravvissuto ai campi di prigionia dopo essere stato catturato in paesi stranieri, riuscendo a far ritorno a casa.
Il compito che si sono dati sindaca, vicesindaco, assessore e assessori è stato quello di dare un significato alla parola LIBERTÀ conquistata quel 25 aprile, declinandola nel tempo e nella situazione in cui viviamo.
Le parole chiave, scritte in un cartellone, sono state commentate e legate tra loro, acquisendo ognuna un valore “aumentato” proprio da quei collegamenti che altro non sono che le azioni che si devono fare affinché i valori diventino stile di vita.
Infine, ogni membro della Giunta ha scritto alcune riflessioni personali che sono andate a comporre i pensieri da offrire alla cittadinanza il 25 Aprile in piazza a Eraclea.
QUI IL REPORT CON LE RIFLESSIONI EMERSE.
QUI LA DOCUMENTAZIONE DELLA SEDUTA DEL CCRR IN PLENARIA
Prima plenaria CCRR 2021-2023
Il giorno 17 dicembre 2021 si è svolta on-line la prima plenaria dopo le elezioni interne al CCRR, a cui hanno partecipato tutti i ragazzi e le ragazze del Consiglio nei ruoli di assessori, consiglieri, vicesindaco e sindaca.
Come sono state confezionate le attività a cui hanno partecipato?
Sono state pensate, disegnate e cucite a più mani:
gli educatori hanno proposto una cornice comune, l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile;
la giunta ha ritenuto giusto fare un sondaggio per capire quale goal fosse più interessante e stimolante per i consiglieri;
i consiglieri hanno votato e proposto una attività da realizzare.
Il goal più votato è stato il 10: “Ridurre le disuguaglianze: potenziare e promuovere l’inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, stato economico o altro”.
Assieme abbiamo letto l’articolo 3 della nostra Costituzione: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di origine economico e sociale che limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
In gruppo abbiamo approfondito cosa significa disuguaglianza, e riconosciuto la sua differenza dalla parola diversità: disuguaglianza significa non avere le stesse possibilità. Sono emersi molti esempi, uno tra molti quello di non poter andare a scuola, oppure di poterla frequentare ma di dover attraversare km e km di terreno impervio. Per approfondire consigliamo il film “Vado a scuola”, qui il trailer: https://www.youtube.com/watch?v=M8dV0DYeQ7w.
Ci siamo poi concentrati nelle parole “inclusione sociale”. Quanto siamo influenzati dalle prime impressioni?
Abbiamo messo alla prova la nostra capacità di non farci imbrogliare dalle apparenze: un ragazzo ed una ragazza hanno raccontato tre esperienze, una realmente accaduta e due false. Tutti hanno provato ad indovinare quale fosse la verità. È stato più difficile del previsto!!
Quanto conta avere uno sguardo rispettoso e curioso verso l’altro?
In un foglietto abbiamo scritto:
- Una diversità (es. Paese d’origine, età, genere, modo di vestire, passioni, disabilità…),
- Quali esperienze spiacevoli può comportare (es. essere deriso…),
- Come può far sentire questa esperienza (triste, deluso, arrabbiato…),
- Cosa possiamo fare per far sentire meglio questa persona (ascoltarlo, rassicurarlo…).
Ecco alcuni esempi:
In che modo quindi una ragazzina, un ragazzino può fare qualcosa per ridurre le disuguaglianze?
Alcune parole chiave sono:
- proteggere, condividere, donare, consolare, capire.
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