Nel giorno della Memoria, so-stare con… Anna Frank

Anna_Frank_1Tre pensieri di Anna Frank, tratte dalle pagine del suo diario, per riflettere e ripensare ai nostri modi di vivere la quotidianità, a cominciare dalle parole e dai comportamenti.

GUARDARE IN FACCIA LE COSE ANCHE QUANDO NON CI PIACCIONO: VEDERE QUELLO CHE NON VA E CREDERE CHE QUEL MALE POSSA ESSERE TRASFORMATO IN BENE. UNA SFIDA DA RACCOGLIERE!

  1. Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, […], partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l’ordine, la pace e la serenità. (Mondadori 1966, pp. 231–232)
  2. Quanto sarebbero buoni gli uomini, se ogni sera prima di addormentarsi rievocassero gli avvenimenti della giornata e riflettessero a ciò che v’è stato di buono e di cattivo nella loro condotta! Involontariamente cercheresti allora ogni giorno di correggerti, ed è probabile che dopo qualche tempo avresti ottenuto un risultato. (Mondadori 1966, p. 225)
  3. È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo. (Mondadori 1966, pp. 231–232)

PRIMO PASSO: FAR PROPRIA LA PROPOSTA DI LIALIANA SEGRE DI CONTRASTARE LE PAROLE DELL’ODIO.

#ilvillaggiochevogliamo    #rifiutareleparoledell’odio

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Commissione Solidarietà: di generazione in generazione

La Commissione Solidarietà sta lavorando al progetto di avvicinare i giovani agli anziani attraverso l’ organizzazione di un evento per la prossima festa dei nonni.

BISOGNO: creare occasioni di condivisione tra bambini/ragazzi e anziani.

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La scorsa seduta sono state individuate tre frasi significative prese dalla preghiera dell’anziano su cui si è riflettuto per poi “fermare” le suggestioni provocate dalla lettura su tre disegni.

Inoltre sono stati ipotizzati dei laboratori da realizzare con gli anziani della Casa residenziale “Anni sereni” di Eraclea.

Cosa si sta facendo nella nostra Regione?

Sul tema, si approfondirà una interessante iniziativa a favore dei nonni, che si sta diffondendo anche nel Veneto di nonni in affido ma…in casa propria!  Un esempio? Nel comune di Padova, sta operando l’associazione “Anziani a casa propria-Dall’utopia alla realtà”: l’obiettivo – spiega Valdegamberi – è difendere il diritto degli anziani a rimanere nel proprio ambiente di vita coinvolgendo persone singole o famiglie disponibili a prendersene cura, con il supporto delle associazioni di volontariato e il controllo della rete sociale dei servizi dell’ente pubblico. Si tratta di andarli a trovare, portare una spesa, prendersi un po’ cura della loro solitudine.

#tuttinclusi!    #comunità=opportunità

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Commissione Sport con … “Eraclea scende in pista!”

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La Commissione Sport ha collaborato con l’Associazione di Volontariato “Solo per il Bene” nel progetto “Eraclea scende in pista”.

L’iniziativa prevede una passeggiata , corsa o tutte e due le cose,  includendo gli amici diversamente abili…
Evento organizzato in collaborazione con l’Amministrazione comunale della Città di Eraclea, Associazione Aphe Eraclea associazione onlus/Fondazione G. Vidotto e le associazioni sportive della Città di Eraclea e patrocinato da Ulss4 “Veneto Orientale”, La Colonna – Associazione Lesioni Spinali ONLUS , Sidima Società Italiana Disability Manager. Comitato Italiano Paralimpico Regionale Veneto, cui, da questa edizione, si aggiunge il CCRR di Eraclea!

Nella scorsa seduta è stata stilata la lettera per richiedere al Comune e all’Associazione di volontariato “Solo per il Bene”, la partecipazione ad una giornata dell’iniziativa “Eraclea scende in Pista”.

Inoltre il gruppo ha creato un disegno rappresentativo per tale giornata.

#ilvillaggiochevogliamo    #villaggioinclusivo   

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Una quercia, simbolo della crescita di un impegno sempre più ampio a partecipare

Una QUERCIA: da dove viene?

È il dono di Eraclea ai suoi ospiti, a conclusione di due giornate straordinarie all’insegna della conoscenza e della condivisione tra ragazze e ragazzi per avviare un cammino di rete tra CCRR del Veneto.

In mezzo al verde del bosco misto di Eraclea,  nel  giugno scorso, si è immaginato il villaggio che vogliamo e ci si è salutati con una piantina di quercia da curare e piantumare, simbolo del desiderio di coltivare e far crescere una partecipazione forte, consapevole, radicata tra tutti gli organismi di partecipazione delle ragazze e dei ragazzi come auspicate dalla Convenzione dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

La meta verso cui puntare e convergere: gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, che chiedono anche il nostro contributo. 

Essere presenza di valori e testimoniare un’idea di diritti e di possibilità, una visione di sogni e di speranze, di spazi reali  di solidarietà di inclusività, di progetti da realizzare.

Di qui, è stato organizzato l’evento di piantumazione della quercia per il 15 marzo 2019.

  • Altra proposta: è stata stilata la lettera per richiedere al Comune la mappatura dei parchi del territorio, comunicando l’idea di voler dare un nome ai parchi che ancora non ce l’hanno e, per questa proposta, sono stati individuati i criteri di denominazione propri della geografia.
  • Infine, è stato realizzato il secondo slogan rappresentativo del CCRR: un modo per riflettere sul senso dell’ impegno nella partecipazione attiva.
  • Nelle prossime sedute: l’organizzazione della Giornata Ecologica 2019.

#ilvillaggiochevogliamo      #unmondopulito      #amisuradibambin*

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Curiosità.

Quercia” deriva dal latino (arbor) quercea, aggettivo di quercus, che a sua volta si riconduce alla forma indoeuropea *perkwu, sopravvissuta nelle sole aree germanica, baltica (nel nome del dio Perkùnas) e celtica (il nome della silva Hercynia latina ha infatti origine gallica). […]Da *perkwu, esiste anche  un’altra radice fonetica: *dereu, designante appunto la quercia, ma dalla quale sono derivati anche molti significati ulteriori (tra i quali quelli di ‘durezza’, ‘ghianda’, ‘lancia’ e soprattutto, in area germanica, ‘fedeltà’, come è nel caso del tedesco moderno Treue). Constatando questa ricchezza di significati,  il linguista genovese Giacomo Devoto sosteneva che la quercia sia, di tutte le specie forestali, quella che ha avuto la maggiore resistenza lessicale.[…]

È soprattutto presso i Celti che si ravvisa il ruolo fondamentale attribuito alla quercia nella sfera sacrale. Nella sua Naturalis Historia Plinio afferma infatti che i sacerdoti druidi roborum eligunt lucos nec ulla sacra sine ea fronde conficiunt, «scelgono i boschi di querce e non celebrano alcun sacrificio senza quell’albero». (Fonte: Il simbolismo della quercia, di Alberto Lombardo).